Da Repubblica.it
"La mia richiesta al Csm di aspettativa per motivi elettorali è solo
cautelativa", spiega il magistrato, in modo che l'organo di autogoverno
della magistratura possa valutarla a ridosso delle festività di fine
anno, e cioè nei giorni in cui le Camere saranno sciolte dal Capo dello
Stato. "Io comunque a Roma vado per aprire un confronto sul futuro
dell'Italia. Riscontro la voglia di partecipare che emerge da tanti
settori della società civile. E' questo, di per sé, un bel segnale
diffuso di libertà".
Poichè nessun essere umano cambia opinione in modo drastico, non è nero fino ad un certo istante e poi diventa improvvisamente rosso, ma il cambio di opinione si esplicita lentamente, anche se sicuramente non in modo lineare, questa decisione di Ingroia a me sembra spiegare molti aspetti del suo comportamento precedente. Non più quello di un magistrato super partes, ma sempre pìù quello di un soggetto politico di parte.
Poteva sembrare strano, ma purtroppo non lo era.
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