giovedì 6 dicembre 2012

Ritorna Berlusconi, panico in borsa

Berlusconi dichiara di voler ricandidarsi come aspirante Primo Ministro. Il suo partito, nel senso che è suo per pura proprietà, si spacca, ma una notevole quantità di suoi mantenuti, ed aspiranti a rimanere tali, si dichiara immediatamente entusiasta della soluzione.
Il ministro Passera fa una dichiarazione in cui reputa dannoso per l'Italia questa iniziativa, dichiarazione che nessuno gli aveva chiesto di fare, ma Passera è considerato un esponente molto ubbidiente dell'Opus Dei.
Il PDL (ma solo una parte anche se significativa) decide che questa esternazione è inaccettabile e toglie la fiducia al governo Monti.
La borsa di Milano crolla, unica in tutta Europa, e lo spread dei titoli italiani rispetto ai tedeschi aumenta di nuovo.
A parte questo, la situazione economica generale rimane tranquilla, perchè la speculazione finanziaria stava abbandonando l'attacco all'Italia, e ci metterà forse qualche altra ora per decidere se riprenderlo o meno...
Tutto questo ad un osservatore neutrale dovrebbe apparire come una farsa, un gioco di ruolo, senza nessuna correlazione con la realtà, diretta invece da valori concreti, di economia, di redditi individuali decrescenti, di povertà incombente, di un futuro senza speranze...
Ma Berlusconi dice che si candida proprio per questo... e a parte i suoi mantenuti ci sono anche altri che ci credono...
Per fortuna si è appena conclusa in modo ottimale la procedura delle primarie del centrosinistra per designare il candidato di questa coalizione ad essere il prossimo Primo Ministro. Il successo dell'iniziativa ha portato molto in alto l'indice di apprezzamento di questa coalizione, a fronte inoltre dei litigi interni dell'avversario principale.
Berlusconi decide di candidarsi... e cerca ancora una volta, come ha fatto spesso nel passato, di capovolgere il tavolo delle discussioni, di apparire come il vero ed unico possibile salvatore del paese... ma credo che ormai saranno pochi a dargli fiducia, visti i tantissimi precedenti, e la declassificazione delle notizie fino ad ora secretate di molti degli errori, o meglio delle puttanate, compiute da quell'illuso megalomane.
Rimane però attivo il ricatto di dover formare un governo tecnico affidabile, magari un nuovo governo Monti, perchè serve la fiducia dei mercati internazionali.
E' un brutto ricatto, che ha dalla sua parte una forza non trascurabile, dato che sono tanti in Italia a sperare in una continuazione di un governo classista come è stato il governo Monti attualmente in carica, comprese forze non politicamente ufficiali, vero Passera?
Io spero che il risultato delle elezioni dia ampia maggioranza ad un governo Bersani, che sarà necessariamente un governo equilibrato, che terrà fede agli impegni presi, ma che magari avrà al suo interno meno membri dell'Opus Dei, e spererei anche meno esponenti della finanza vaticana.
Se succede questo, sono sicuro che staremo tutti un po' meglio...

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