Da Repubblica.it:
L'euro? Un grande imbroglio. L'inflazione? Se aumenta di un paio di
punti, potrebbe favorire l'economia. La Germania? Non è stato un Paese
solidale. E se uscisse dall'euro, non sarebbe una tragedia. E' un Silvio
Berlusconi a tutto campo quello che interviene alla presentazione del
libro di Renato Brunetta, che si intitola, appunto "Il grande
imbroglio".
....
L'attacco alla Germania continua: "Il fiscal compact esprime in sé le
idee di una politica imposta dalla Germania, paese egemone, che dovrebbe
essere paese solidale e che invece ha rifiutato questa solidarietà".
"Se la Germania uscisse dall'euro", dice ancora, "non sarebbe una
tragedia". Per l'ex premier, infatti, sono due le strade possibili per
aiutare l'Europa ad uscire dalla crisi: dare più poteri alla Bce oppure
far sì che Berlino esca dall'euro, cosa che, chiosa, "non è una
tragedia, anzi è una soluzione che molte banche tedesche prendono in
considerazione".
....
Berlusconi non risparmia dure critiche al governo: "si è inoltrato in
una maggiore tassazione che ha colpito le famiglie italiane, ha
sottratto soldi alle famiglie e li ha portati nelle casse dello Stato.
Così facendo ha creato ansia, preoccupazione, paura del futuro: è il
primo fattore che pesa sull'economia". E questo clima di paura, prosegue
l'ex premier, "ci impoverirà sempre di più". Gli italiani, prosegue,
sono "terrorizzati da questo stato di polizia tributaria".
Dopo diversi mesi passati con il Governo Monti in azione, un governo liberista, che ha difeso sopratutto le strutture bancarie, che ha sicuramente tenuto in piedi l'Italia ma con politiche al momento solo restrittive e un po' troppo classiste, stavamo sviluppando, almeno io ma credo di essere in abbondante compagnia, una reazione sempre più pesante allo stesso Governo Monti.
Devo quindi ringraziare Berlusconi per queste sue parole, perchè mi hanno fatto ricordare da dove eravamo partiti, da quale situazione abbiamo faticato ad uscire, ammesso che ci siamo poi riusciti. Mi ha fatto ricordare sopratutto chi era stato il responsabile del disastro in cui eravamo precipitati, e che di quel responsabile non ci siamo ancora liberati, ma sta sempre lì a ricattare per quel che può (e può) il Governo Monti e spera di tornare a governare l'Italia, o perlomeno a continuare a condizionare pesantemente anche il prossimo governo.
Per cui l'irritazione verso il Governo Monti continua a sussistere, ma è temperata dalla consapevolezza che al momento attuale sarebbe molto difficile avere di meglio, e non è detto che sia possibile anche nel futuro, specialmente se la sinistra continua a dividersi e a litigare su questioni di principio, dimenticando i fatti di base su cui dovrebbe essere possibile trovare facilmente un accordo.
giovedì 27 settembre 2012
mercoledì 26 settembre 2012
Sallusti, le opinioni e i reati
Il giornalista
Alessandro Sallusti è stato definitivamente condannato a 14 mesi di carcere per
aver fatto pubblicare sul giornale Libero, di cui era Direttore Responsabile,
un articolo anonimo considerato diffamatorio. Che giornalisti vari diffamino
più o meno a piacere, è un fatto abbastanza scontato. Che diffamino qualcuno
che ha la forza di reagire e querelarli è già abbastanza più raro. Che poi si
finisca con un giudizio di colpevolezza con pena in carcere è quasi un caso
unico. Ma non per l’arbitrarietà del giudizio, ma per una semplice osservazione
che “cane non morde cane”, e che questi affari si “giudicano” normalmente in altra sede, e
con altri mezzi. Questo è stato evidentemente un caso particolare.
Però a me questo
giudizio piace molto. Sallusti è un personaggio molto antipatico, che si è
venduto, come giornalista, ad una parte politica in modo esplicito. Il cadere
in qualche incidente come questo l’aveva sicuramente messo in conto.
Normalmente quando si è condannati per reati di questo genere si finisce a
dover pagare delle cifre, anche notevoli, di denaro. Che per una persona nella
posizione di Sallusti significa sicuramente che non la paga lui, ma il giornale
o qualche assicurazione stipulata all’uopo (sempre a spese del giornale).
Per questo
ritengo questa sentenza molto esemplare, perché punisce il reo di un reato (non
di un’opinione) con una pena che “gli brucia” personalmente, e che non può
scaricare sul giornale come ha sempre fatto in precedenza.
Mi offro
volontario per portare a Sallusti delle arance fresche, purchè lui stia in
galera effettivamente (ma sembra già che ci siano poche speranze che questo sia
possibile).
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venerdì 21 settembre 2012
A Shadow in Summer
E' il primo episodio di una quadrologia di Daniel Abraham, un Fantasy originale che ha alla base una società di tipo orientale in cui il controllo del potere è affidato ai poeti, persone in grado di creare e legare a sè gli andat, idee e concetti astratti resi reali e vincolati, loro malgrado, alla volontà dei poeti. Quasi dei semidei con poteri straordinari, in grado di dare ai loro controllori il potere di dominare il mondo, ma anche di generare una forte opposizione.
Un'opera di alta qualità, un altro dei tanti esempi che il genere Fantasy non è (solo) quello che circola maggiormente nelle librerie italiane.
Il mio invito a questa lettura si può trovare qui:
http://www.webalice.it/michele.castellano/SF_Fantasy/mese/Settembre2012.html
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