giovedì 17 ottobre 2013

Non sono disposti nemmeno a fare finta

La Legge di Stabilità che è stata messa a punto in questi giorni sta già facendo morti e feriti.
Monti si è dimesso da Presidente di Scelta Civica, partito che ha fondato con grandi speranze di ricreare un Grande Centro e sconfitto inizialmente dagli elettori e ora dai vari Casini e Mauro, esponenti dei soliti vecchi potentati cattolici.
Fassina, dopo aver fatto alcune dichiarazioni piuttosto critiche sulla Legge di Stabilità, “sembra” intenzionato a dimettersi dal governo, ed Epifani “sembra” dargli ragione.
Il risultato degli infiniti compromessi che hanno portato a questa legge apparentemente sta scontentando tutti, con Berlusconi che, come al solito preoccupato solo dei suoi fatti personali, dopo aver scatenato i vari Brunetta contro la concorrenza della RAI, ora minaccia di far cadere il governo se non viene salvato da altre condanne in arrivo.
Mi sembra evidente che un governo che accetti di eliminare l’IMU su tutte le prime case (tranne quelle classificate A1 o A10) e di innalzare l’IVA al 22%, che poi per trovare le risorse necessarie è costretto a tagliare indiscriminatamente il trasferimento alle regioni, causando ovviamente l’aumento delle tasse locali, ad introdurre una nuova tassa sui Servizi Essenziali comunali, che praticamente equivale all’IMU ma non ha lo stesso significato patrimoniale e non colpisce nello stesso modo, a bloccare l’adeguamento all’inflazione a buona parte dei pensionati, a bloccare per altri due anni gli stipendi del pubblico impiego e a limitarne ancora le assunzioni anche in situazioni di carenza di organico ormai patologico, stia messo decisamente male.
C’è poi da considerare che la tanto strombazzata e “decisiva per la crescita” riduzione del “cuneo fiscale” si concretizza in un massimo aumento, per una ristrettissima fascia di reddito, di ben 24 € al mese, praticamente tutti ingoiati dall’aumento dell’IRPEF regionale nel Lazio, dove l’aumento è già stato deciso. Per tutti gli altri ci sarà una diminuizione netta.
Ma il titolo di questo post si riferisce ad un altro aspetto di cui sembra essersi persa completamente la memoria.
Qualcuno ricorda le grandi dichiarazioni per una necessaria, immediata, quasi pronta riduzione dei “costi della politica”?
Dopo alcuni scandali piuttosto spiacevoli, se ne riempivano la bocca tutti quanti, ed era una successione di proposte: riduzione del numero dei parlamentari, riduzione del loro stipendio a livello della media europea (si sarebbe dovuto dimezzarlo), eliminazione delle Province, eliminazione, o almeno fortissima riduzione, delle auto blu, riduzione del numero e dei compensi agli infiniti Presidenti e Consigli di Amministrazione delle più che infinite Società che gestiscono praticamente tutti i servizi comunali, specialmente delle grandi e medie città, senza che ci sia stato una riduzione dei dipendenti diretti.
Le soluzioni erano tante e tutte praticamente pronte per essere messe in atto.
Ne avete avuto più notizia?
Non solo non hanno ridotto di niente i costi della politica, ma non ne parlano nemmeno più, non hanno nemmeno fatto finta di fare qualcosa, tipo ridurre i rimborsi spese per i francobolli, o le spese per le carrozze a cavalli, cose come queste che non riducono niente ma possono essere usate per propaganda.
Nulla. Non è più un problema degno di interesse.
Ma il tempo e la volontà per dimezzare il massimo detraibile dall’IRPEF del premio delle Polizze Vita, attive ormai da anni e non più modificabili, invece l’hanno trovato.
Il tempo per non votare la decadenza di Berlusconi ed eliminare la sua protezione da altre accuse lo trovano sempre.
Il tempo per introdurre numeri falsi per i prossimi anni nella Legge di Stabilità, in modo che oggi appare tutto in ordine, ma domani ci dovranno essere nuove tasse e nuovi tagli lo trovano facilmente.
Solo il tempo per fare almeno finta di tagliare i costi della politica non si trova mai.

PS - Poi c'è anche chi si lamenta di essere ormai costretto a sopravvivere dolorosamente con un semplice reddito di 12.000 € al mese frutto di cumulo di pensioni pubbliche.

http://www.today.it/rassegna/ripa-di-meana-12-mila-euro-al-mese.html

Dobbiamo avere grande comprensione per questi nostri sfortunati concittadini...

Nessun commento:

Posta un commento