Non tanto nelle ricette del pane, quanto nella tecnologia della sua produzione. La più importante è senza dubbio il cambio del forno. Il mio vecchio forno a gas incominciava ad avere dei problemi, ed inoltre un forno a gas di 90 cm di larghezza con un unico bruciatore centrale dava una grossa disuniformità di temperatura che la pietra refrattaria riusciva a compensare a fatica. Sono quindi passato ad un forno elettrico, un normalissimo forno elettrico casalingo da incasso. Solo che di prodotti di prezzo accessibile da 90 cm ce ne sono solo due, e solo uno con caratteristiche adeguate a quello che cercavo. Probabilmente per evitare di richiedere una potenza istallata eccessiva, il forno è di 90 cm solo esternamente, mentre l'interno è decisamente ridotto, risultando solo poco più grande di uno da 60 cm. Questo aspetto e il fatto che la temperatura massima è di 250 ºC mi pone delle limitazioni, ma il vantaggio di avere calore da sopra e da sotto e la ventilazione, quando serve, compensano ampiamente. Vedremo poi i risultati.
L'altra innovazione, molto più modesta economicamente, è l'uso dei banneton per la lievitazione finale. I banneton sono quelle specie di ciotole che vedete in foto, e io mi sono procurato, direttamente dalla Germania con acquisto on-line, questa versione di polpa di legno. Li ho presi delle dimensioni adatte ai miei formati e qualcuno più grande per filoni e pagnotte di dimensioni maggiorate. Non rivoluzionano la mia produzione di pane, ma sono molto utili.
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